Tosse e catarro, mangiando se ne vanno.

Una delle manifestazione che l’Uomo non può nascondere è la tosse.

E’ vero che la tosse è un ottimo meccanismo di difesa per espellere i muchi ed i catarri che si accumulano nelle nostre vie respiratorie, ma a volte diventa parte di un circolo vizioso in cui la tosse stessa irrita le mucose le quali azionano il rifelsso della tosse. Ad ogni minimo stimolo che arriva alle mucose delle nostre vie aeree (naso, gola, laringe, trachea, bronchi) vuoi aria fredda o secca, o lo sforzo muscolare dovuto all’uso della voce , oppure un odore particolare, provocano un accesso di tosse. Altre volte la “spina” irritativa è proprio un virus che non è stato completamente debellato rimane lì “comodo” ed ogni tanto scatena un accesso di tosse che non ci fa dormire, non ci lascia parlare, ed a volte diventa spossante per noi e per chi ci sta vicino.

In questa stagione i cachi maturi con le noci, latte di mandorle tiepido con un cucchiaino di miele o di malto d’orzo.

La frutta che ha un’azione lenitiva ed espettorante è sicuramente il limone con i suoi molteplici usi. Ad esempio fate bollire un limone intero per 10 – 15 minuti e poi bevetene l’acqua di bollitura con un pò di miele.

Anche il kumquat ha un’azione lenitiva sulla tosse ed ha una funzione espettorante.

A colazione uovo di gallina sodo o alla coque o strapazzate.

A pranzo il cavolo verza come contorno oppure gli asparagi o il crescione.

Tra gli ortaggi di stagione la zucca “come l’amate” ci aiuta ad espettorare e lenire la tosse.

 

 

Un pesce noto con il nome di Abalone svolge discretamnte questa funzione.

Per gli appassionati di tisane il timo o il tè Bancha con un pezzettino di prugna Umeboshi.

Un’altra manifestazione che l’uomo non può nascondere è la povertà.

Disintossicarsi con Lacrime di Giobbe ed Azuki

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Oggi presento una ricetta che mi è stata regalata durante una lezione di dietetica cinese, perchè il clima padano promuove gli effetti che gli alimenti contenuti in questa semplice ricetta, “antidotano” o prevengono, specialmente nelle persone di una certa età.

Gli ingredienti sono:

soia rossa, varietà Azuki
lacrime di Giobbe
zenzero fresco
buccia essiccata di un mandarino biologico
sale ed olio a piacere

Si mettono in ammollo gli Azuki con tre fette di zenzero fresco per almeno otto ore, poi si aggiungono le lacrime di Giobbe con la buccia di mandarino essiccata e si cuoce a fuoco lento. Verso fine cottura si aggiunge il sale. Tutto condito con olio crudo extravergine e tamari.

Questi due alimenti cucinati insieme con zenzero e mandarino, sono un vero e proprio tesoro, perchè hanno entrambi proprietà disintossicanti. Le lacrime di Giobbe liberano ed antidotano gli effetti del vento, dell’umidità e del freddo. Sia le lacrime di Giobbe che gli Azuki hanno la proprietà di trasformare e mobilizzare l’umidità corporea. Questa proprietà rende le lacrime di Gobbe un cereale rinfrescante, nel senso che non toglie calore, ma lo asciuga liberandolo dall’umidità e lasciandolo a disposizione del corpo per mantenere un’adeguata temperatura corporea (come la sauna che toglie umdità lasciando una forte sensazione di calore interno!). Anche gli Azuki trasformando e mobilizzando l’eccesso di umidità nel corpo migliorano la circolazione del sangue nei tessuti e favoriscono la rimozione delle tossine ringiovanendo le cellule. E dove va tutta questa umidità che attanaglia i tessuti ? Dappertutto (alcuni dei sintomi sono: i dolori articolari, mani e piedi sempre freddi, digestione lenta e difficoltosa, poco appetito, pallore della pelle ecc.).
Entrambi- Azuki e lacrime di Giobbe -aiutano e fortificano le funzioni del sistema digerente, sopratutto stomaco e pancreas, facilitano la diuresi proprio in virtù della loro capacità di disintossicare ed eliminare umidità.
Insomma una ricetta utile prorpio da queste parti e con questi climi.
Buon appetito

Ad ogni piatto il suo tempo

Tempo nel piattoNel libro di Qoèlet si legge al capitolo tre che “Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo”. Il Cielo fa scorrere il tempo e la nostra esistenza, la vita che noi viviamo, ha un senso, una direzione perché esiste il tempo.

Ormai l’Autunno è entrato nella nostra vita. Il calore rilasciato dalla terra inumidita dalle piogge si trasforma in vapore (caldo umido) che rende la nostra pelle appiccicosa, i capelli e gli occhi pesanti. Ci sentiamo rallentati, sudiamo, ma senza provare sollievo. Non avendo avuto una Estate calda e secca accumuliamo muchi e liquidi. Lo stomaco avido di cibo fatica a svuotarsi. A volte basta poco per ridonarci l’appetito, in altri momenti ci sentiamo inappetenti. In alcuni casi non si avvertono i sapori o non li apprezziamo perchè il catarro offusca i sensi. Può accadere a volte che lo stomaco si chiuda completamente  intasato dal cibo,  altre volte anche senza aver mangiato che qualche insalata ! L’intestino diventa altalenante con feci molli alternate a difficoltà di evacuazione.

Questo è il cielo sotto cui viviamo in questo momento, il tempo offre in questa area climatica umidità, nubi e nebbia. Il ristagno di acqua, il carattere limaccioso del terreno di origine planiziale,  tutto questo rispecchia i nostri umori.

E’ tempo di liberarsi dei liquidi in eccesso e di drenare le mucosità che tendono a ristagnare, aprimiamo lo stomaco, aiutiamo il pancreas sopratutto facendolo riposare.

Digiunare è un modo molto efficace per rinforzare il nostro sistema digerente, ma improvvisare è pericoloso. Oggi tra medici appassionati di nutrizione, nutrizionisti e dietologi esistono diversi modi di digiunare più o meno validi. Sicuramente i malati e gli infermi devono essere guidati. Il modo più semplice di digiunare è mangiare alzandosi da tavola affamati !

La Terra ci aiuta perchè in questa stagione offre la zucca gialla, ottima, perchè rinforza il pancreas e scioglie i muchi ed i catarri. La cipolla che aiuta lo svuotamento gastrico favorendo la motilità di tutto il tratto gastroenterico. La patata che ha un’azione sia sul pancreas, facilitandone la funzione, che sull’eliminzione di liquidi e masse (diuretica e lassativa).

A me è piaciuta così; la zucca cotta al forno con alcuni semi di cardamomo schiacciati ed incastrati, la patata cotta con tutta la sua buccia ed i semi di cardamomo, la cipolla dorata in un cucchiaio di olio d’oliva tutto frullato a crema e guarnito con un battuto di salvia e semi di zucca in granella con aceto balsamico invecchiato un’eternità ! Cardamomo e Salvia sono fondamentali !!!